Parco Naturale dell’ Adamello

Il Parco dell’Adamello si trova al centro della catena alpina, nelle Alpi Retiche, e comprende tutto il versante lombardo del gruppo dell’Adamello, zona ubicata nella porzione nord-orientale della provincia di Brescia. Si estende per 51.000 ettari (510 km2), dal Passo del Tonale a quello di Crocedomini; a est il Parco ha per limite il confine regionale tra Lombardia e Trentino, a ovest il suo confine si mantiene poco al di sopra della sponda sinistra dell’Oglio, il quinto fiume italiano per la sua lunghezza. Il Parco dell’Adamello occupa il versante sinistro orografico della Vallecamonica. Dal Tonale, verso sud, i comuni territorialmente interessati al Parco sono: Ponte di Legno, Temù, Vione, Vezza d’Oglio, Incudine, Edolo, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Cedegolo, Cevo, Saviore dell’Adamello, Paspardo, Cimbergo, Ceto, Braone, Niardo, Breno e Prestine.

L’importanza del Parco dell’Adamello è accresciuta dalla sua posizione, perché esso funge da ponte tra i due parchi che gli sono limitrofi: al suo limite orientale si trova il Parco trentino Adamello-Brenta, al limite settentrionale il Parco dello Stelvio, a sua volta limitrofo del Parco Nazionale svizzero dell’Engadina. In tal modo si è venuta a costituire nel cuore dell’Europa un’area protetta di 250.000 ettari, la più grande delle Alpi e tra le più affascinanti. Di essa il Parco dell’Adamello rappresenta la punta meridionale. Il Gruppo dell’Adamello, sede del ghiacciaio più vasto d’Italia (secondo le stime attuali circa 18 km2 di superficie), presenta una conformazione a raggiera, per cui dai ghiacciai centrali dell’acrocoro culminante si dipartono creste e catene montuose che, a loro volta, si articolano nei sottogruppi del Baitone, del Frisozzo e del Blumone.

Cime, creste, monti dominano il complesso di numerose valli diramate per tutto il Parco, in modo da dividere le varie catene. Tra le valli, muovendoci da nord verso sud, le principali sono: Val Narcanello, Valbione, d’Avio, di Vallaro, Paghéra di Vezza d’Oglio, Finale, Gallinéra, Rabbia, Malga, di Saviore, di Salarno, dell’Adamé, Paghéra di Ceto, del Re, di Fa, di Stabio, delle Valli, Bona, di Cadino e del Càffaro.

Le vie di accesso al Parco Al Parco dell’Adamello

si accede dalla Lombardia, dall’Alto Adige e dal Trentino. Con l’automobile si giunge al Parco percorrendo: a) le statali provenienti da Brescia e da Bergamo; esse si congiungono nei pressi di Darfo Boario Terme nell’unica statale della Mendola, la quale sfiora i limiti occidentali del parco da Breno fino al Tonale; b) la statale che dalla Valtellina, tramite l’Aprica, giunge a Edolo; c) le statali che da Bolzano, seguendo la strada della Mendola, e da Trento, per Cles e Malé, incontrano il Parco al Passo Tonale. Per conoscere però più da vicino l’incanto del Parco nei suoi meravigliosi aspetti naturalistici e ambientali, occorre compiere escursioni a piedi ed inoltrarsi all’interno. Le strade a fondo naturale e i numerosi sentieri sono stati quasi tutti riattivati negli ultimi anni con apposita segnaletica che facilita i turisti; per quanto riguarda i sentieri (una rete di quasi 1000 Km), essi sono in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza, dalla semplice escursione familiare lungo sentieri che si snodano in mezzo ai boschi, all’esaltante ed impegnativa ascesa alpinistica in alta quota, magari comprendente la traversata del leggendario Pian di Neve.

E’ possibile, in alcune zone del Parco, percorrere in mountain-bike o a cavallo alcune mulattiere che attraversano boschi misti di conifere e latifoglie in particolare lungo la “Via Valeriana”. Tra i sentieri primeggia superbamente quello indicato col numero 1 o “Alta Via dell’Adamello”, che si svolge per circa 50 Km, attraversando il Parco pressoché nella sua interezza. Per un’escursione nei territori di alta montagna è utile essere attrezzati con abbigliamento pesante in caso di cattivo tempo improvviso (scarponi, maglia di lana, carta topografica e bussola). Gli itinerari più frequentati offrono sempre un punto di appoggio sicuro nei rifugi del C.A.I. e privati.