Collocato, con i suoi 130.700 ettari, nel cuore delle Alpi Centrali, lo Stelvio è un tipico parco montano d’alta quota: per circa tre quarti il suo territorio è al di sopra dei 2000 metri e raggiunge un massimo di 3.905 m sulla cima dell’Ortles. Grazie alle elevate quote medie è caratterizzato da un susseguirsi di cime impervie e di vastissime superfici glaciali. Il gruppo dell’Ortles-Cevedale, sul confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, ne costituisce il cuore geografico.
Il basamento roccioso è costituito principalmente da rocce metamorfiche (gneiss, filladi, micascisti) e in minor misura da rocce ignee (graniti). Del tutto particolare per le Alpi interne è la presenza, nel settore nord-occidentale del Parco, di rocce sedimentarie calcaree (principalmente dolomia).
Le aree di fondovalle sono caratterizzate dalla presenza di prati da sfalcio mentre i versanti sono dominati da boschi di conifere; salendo ancora, si raggiunge la prateria alpina che, con l’aumento della quota, si fa sempre più discontinua per cedere il passo a quelle specie che crescono, come esemplari isolati, anche a quote elevatissime. Qui la vita, soprattutto per le piante impossibilitate a sfuggire ai rigori climatici, si fa difficile. Malgrado le temperature bassissime (anche ben sotto i -20°C e con medie che non superano i 10°C in estate), i forti venti (con velocità media prossime ai 50 km/h alle quote più elevate) e le precipitazioni nevose abbondanti (gli accumuli totali di neve fresca possono superare i 7 m), molte piante riescono a sopravvivere anche oltre i 3.000 m di quota.
La fauna conta, solo tra i vertebrati, oltre 260 specie. Meritano di essere ricordate, per riassumere all’estremo la ricchezza faunistica del Parco, l’importante presenza di grandi rapaci (aquila reale e gipeto), le ricche popolazioni di ungulati (soprattutto cervo e stambecco) e la presenza di molte specie tipiche degli habitat montani (galliformi alpini, marmotta, lepre bianca, ermellino, ecc.). A loro si aggiunge la miriade di invertebrati che vivono anch’essi, talora, in condizioni estreme.
Oltre che un Parco dai grandi scenari e dalla natura rigogliosa, lo Stelvio è anche un Parco ricco di storia. Durante la Prima Guerra Mondiale qui correva l’estremo occidentale del fronte di combattimento. Di quei tragici fatti – lotta più di sopravvivenza alle difficilissime condizioni ambientali che contro gli uomini – restano ancora oggi molte tracce, soprattutto in Valle del Braulio e al Passo dello Stelvio, nella Valle dei Forni e nella Valle di Gavia. Strade e mulattiere militari, trincee e villaggi militari costituiscono ancora oggi una testimonianza degli eventi della “Guerra Bianca”.
Il Parco Nazionale dello Stelvio nasce il 24 aprile 1935 con la gestione affidata all”Azienda di Stato per le Foreste Demaniali e al Corpo Forestale dello Stato. Dal 1995, per un ventennio, è stato amministrato da un consorzio tra lo Stato, la Regione Lombardia e le due province autonome di Trento e di Bolzano. Con l’entrata in vigore a fine febbraio 2016 del decreto legislativo 13 gennaio 2016, n. 14 il consorzio è stato soppresso e le funzioni amministrative, per il territorio di rispettiva competenza, sono state trasferite alle Province Autonome di Trento e di Bolzano e alla Regione Lombardia, che gestisce l’area lombarda attraverso Ersaf/Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste. La configurazione unitaria del Parco è assicurata da un apposito Comitato di Coordinamento e di Indirizzo.
La vigilanza sul territorio del Parco viene esercitata dal Raggruppamento Carabinieri Parchi Reparto P.N. “Stelvio” in Lombardia e dai Corpi Forestali Provinciali nelle province di Bolzano e di Trento. L’area protetta interessa ben ventitré comuni più o meno ampiamente compresi al suo interno (dieci in Lombardia, dieci in Provincia di Bolzano e tre in Provincia di Trento). Ognuno dei comuni del Parco è un punto ideale di inizio dell’esplorazione dell’area protetta. I suoi 1500 km di sentieri permettono di avventurarsi alla scoperta della natura e dei paesaggi umani dello Stelvio. I centri visitatori sono il luogo ideale per l’approfondimento delle conoscenze sugli aspetti più diversi di una così ricca realtà ambientale. Presso i punti informazione è poi possibile avere tutte le notizie utili sull’area protetta e sulle molte iniziative (escursioni, laboratori, visite guidate, eventi vari) organizzati dal Parco.